RAME BYE BYE. L’ITALIA CORRE CON LA FIBRA OTTICA.

È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) relativi al primo semestre 2022, sulla diffusione della banda larga nel nostro Paese.

Il mercato della telefonia e della connettività ad internet sta cambiando molto velocemente.

Secondo l’ultimo report di Agcom, negli ultimi dodici mesi, le linee tradizionali in rame hanno riportato un netto calo, pari a 1,2 milioni. Il dato complessivo degli ultimi 4 anni è ancora più drastico: -8,1 milioni tra il 2018 e il 2022. Al contempo sono aumentate di 790.000 unità le linee che fanno uso di tecnologie alternative. Da settembre 2021, l’aumento ha superato quota 1,2 milioni.

Il numero totale di linee fisse è diminuito rispetto al primo semestre 2021, ma sono aumentati gli accessi FTTH, FTTC e FWA.

TIM conserva la leadership del mercato, ma è l’unico con percentuale negativa tra i maggiori operatori.

Per quanto riguarda il mobile, le SIM attualmente attive sono 107,1 milioni.

Meno linee fisse, più fibra ottica

In base alle rilevazioni dell’osservatorio, a fine giugno 2022 erano circa 19,96 milioni le linee fisse attive, un numero leggermente inferiore ai 20,05 milioni del trimestre precedente. Le linee in rame sono diminuite di circa 1,4 milioni e ora rappresentano il 24,1% del totale.

Le linee FTTH e FTTC sono aumentate rispettivamente di 780.000 e 530.000 unità rispetto a giugno 2021, raggiungendo rispettivamente il 15,3% e il 51,9%. Le rimanenti linee sono basate su tecnologia FWA e coprono circa l’8,7% del totale.

Complessivamente le linee a banda larga erano circa 18,6 milioni a fine giugno: l’80% con una velocità pari o superiore a 30 Mbps, mentre il 65,2% oltre i 100 Mbps.

A fare da traino è stata Open Fiber la società che ha cablato e sta cablando il territorio italiano in fibra ottica (ne abbiamo parlato qui). In cinque anni di attività ha coperto quasi 15 milioni di unità abitative ed è sul podio europeo degli operatori Ftth, che portano la fibra fino a casa.

È il piano Italia 1 Giga, che prevede di coprire il 94% dei comuni italiani, pari a circa 25 milioni di unità immobiliari. Ma si dovrà aspettare fino alla scadenza del progetto, giugno 2026, per valutarne veramente gli effetti.

Anche la UE pensa a come dismettere definitivamente il rame, vetusto e inquinante

La Commissione europea sta valutando provvedimenti per un progressivo spegnimento del rame in tutto il continente, con l'obiettivo di accelerare l'adozione di tecnologie ultrabroadband prive di tratti in rame. La fibra ottica consente l'allineamento sia agli obiettivi nazionali come il piano Italia 1 Giga all'interno del Pnrr, sia a quelli europei, come il Digital Compass con scadenza 2030.

HAR&CA, come sempre, ha un ruolo da protagonista in questa fase della trasformazione digitale che sta coinvolgendo tutta la Nazione diventando via via, sempre più un punto di riferimento per i maggiori operatori del settore.