TLC: MANCANO 16MILA FIGURE PROFESSIONALI. IL PNRR POTREBBE RALLENTARE

Nelle Tlc mancano professionisti specializzati, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro va oltre il 40%. La ricetta di HAR&CA per attrarre e trattenere talenti

Secondo un recente  rapporto di Unioncamere e Anpal, nonostante una crescita dell'11% del numero di lavoratori in entrata nelle imprese dell'industria e dei servizi in Italia nel 2022, nel settore Tlc mancano circa 16mila professionisti specializzati: 7.500 addetti ad attività di posa di cavi in fibra ottica, 1.000 addetti ad attività di giunzione cavi in fibra ottica e collaudatori di reti in fibra ottica, 600 assistenti tecnici, 6.750 tecnici di Delivery e Assurance, 400 tecnici specialistici di Delivery e Assurance per sistemi wireless.

Asstel, l’associazione che rappresenta la filiera delle telecomunicazioni in Confindustria, ha elaborato insieme ai responsabili delle risorse umane delle associate, un rapporto da cui emerge che l’uso di mezzi meccanici e di attrezzature per l’esecuzione della posa dei cavi a fibra ottica, va di pari passo con l’architettura dei software, il supporto e l’assistenza tecnica sull’internet of things, l’information security per proteggere i dispositivi, i dati personali e la privacy. Temi che rientrano nel delicato ambito della sicurezza informatica in cui le imprese delle telecomunicazioni sono in prima linea.

Sempre più difficile reperire talenti

Le competenze che servono sono state mappate, ma individuare le persone rimane uno dei problemi più spinosi che le aziende devono affrontare: nel settore, infatti, si riscontra un mismatch tra domanda e offerta di lavoro che va oltre il 40%.

L’innovazione è senza dubbio uno dei fattori qualificanti del settore dove «negli ultimi 10 anni le imprese hanno investito complessivamente 90 miliardi di euro. Molti altri ne arriveranno se verranno spesi i fondi previsti dal Pnrr per la realizzazione delle reti ultraveloci.

Secondo Asstel per sostenere e favorire lo sviluppo del settore, serve un’accelerazione della politica industriale, portando avanti le misure già avviate e integrandone ulteriori, tramite interventi per la sostenibilità economica e lo sviluppo della filiera Tlc.

La ricetta di HAR&CA

Abbiamo chiesto a Matteo Rovida, responsabile marketing di HAR&CA, quali sono le strategie messe in campo in azienda, per risolvere il problema.

HAR&CA come sceglie dipendenti e collaboratori?

La selezione viene portata a termine pensando sempre alla crescita aziendale. Seguendo le richieste del mercato cerchiamo di individuare professionisti che ci consentano di fare un salto qualitativo. Ci piacciono le persone che possano aggiungere quel plus che ci permetta di differenziarsi dai nostri principali competitor

Come fa HAR&CA a tenersi stretti questi professionisti?

Cerchiamo, prima di tutto, di creare un ambiente sereno. Crediamo nelle persone che lavorano con noi e nei loro talenti e forniamo loro stimoli per migliorare e crescere costantemente.

Che tipo di formazione propone HAR&CA?

L a formazione da noi è continua, studiata ad hoc sulla base del ruolo e delle possibilità di crescita

Quali skill, professionali e umane, sono necessarie per lavorare in HAR&CA?

Cerchiamo persone che possano portare un valore aggiunto. Che non debbano essere solo dei dipendenti ma che entrino a far parte della splendida famiglia che è HAR&CA. Pronti a lavorare in un team che condivide idee, che si rispetta ed ha voglia di crescere insieme.